martedì 6 luglio 2021

Tornano i laboratori estivi per bambini e ragazzi



"Estate insieme" è l'iniziativa di Porta Romana e IC Città di Castiglion Fiorentino nell'ambito di un progetto Oxfam

Dal 5 al 30 luglio attività educative e giochi al Pallone di Montecchio



CASTIGLION FIORENTINO - Tornano i laboratori estivi per bambini e ragazzi organizzati dal rione Porta Romana. Nella nuova location della Polisportiva Montecchio Vesponi, insegnanti e giovani tutor rionali accoglieranno gli allievi tutte le mattine dal 5 al 30 luglio, dal lunedì al venerdì (orario 9-12). Dopo i corsi invernali degli anni scorsi e dopo l’esperienza nella difficile estate del 2020, accolta molto positivamente dai bambini e dalle loro famiglie, quest’anno il campus “Estate insieme” viene rinforzato con quattro settimane intere di attività, educative ma anche ludiche, alle quali collabora fattivamente anche l’Istituto Comprensivo Città di Castiglion Fiorentino. L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Castiglion Fiorentino, è coordinata e supervisionata da Oxfam Italia nell’ambito del progetto “Mentori per la resilienza” a cui il rione presieduto da Francesco Buccelletti aderisce da ormai tre anni.

Possono partecipare tutti gli alunni della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado. L’iscrizione è gratuita e non ha vincoli nella misura ciascun allievo può decidere quali e quanti giorni partecipare alle attività. Per info e iscrizioni è possibile contattare Rosanna (349 0728452).

In questo lungo digiuno da Palio, mai così lungo dall’inizio dell’era moderna del rito castiglionese, Porta Romana porta avanti il progetto educativo proponendosi, con entusiasmo e forza di volontà, per dare il proprio contribuito nella vita sociale della città.



Nuovo stemma e nuovo statuto, Porta Romana guarda avanti


L’insegna rionale, dipinta dal pittore Tommaso Andreini, esalta il simbolo della Lupa

L’adeguamento statutario, “dovuto” per legge, è finalizzato al riconoscimento come APS

 

CASTIGLION FIORENTINO - Il Palio dei rioni è in stand-by e i rionali castiglionesi stanno vivendo il digiuno più lungo dell’era moderna, cioè dal 1977 ad oggi, eppure le contrade non vogliono restare a guardare lo scorrere inerte delle lancette dell’orologio. E Porta Romana con esse.

Il rione giallorosso presieduto da Francesco Buccelletti, assieme ad una sostanziosa lista di attività collaterali organizzate su più fronti, dai campi estivi per bambini alle iniziative ludiche e sportive, ha trascorso i lunghi mesi di mancata aggregazione sociale pensando al futuro. E in queste settimane ha presentato al popolo, tramite l’assemblea ordinaria, lo statuto aggiornato e il nuovo stemma.

L’adeguamento statutario è risultato, in realtà, un atto quasi dovuto ai fini del riconoscimento della natura giuridica di APS (Associazione di Promozione Sociale), requisito richiesto dal legislatore ai fini di una regolamentazione di tutto il variegato mondo dell’associazionismo. In questa fase, oltre a modifiche di natura pressoché formale suggerite da linee guida nazionali, il Consiglio direttivo ha deciso di apportare anche alcune novità di contenuto, ritenute importanti nell’ottica di un “cambiamento dei tempi” che ha interessato tutta la vita di rione. Sono state definite nel dettaglio le tonalità dei colori ufficiali (giallo oro e rosso pompeiano) al fine di allineare l’”apparato” cromatico; è stato formalizzato come santo patrono San Michele Arcangelo, da sempre evocato e onorato come simbolo rionale, al fianco del compatrono San Filippo Neri; è stato spostato il periodo elettorale, che viene istituzionalizzato nel mese di dicembre e quindi al termine di uno degli eventi più impegnativi di tutto l’anno rionale, cioè il Novemberfest (nell’anno elettorale la scadenza per il tesseramento è fissata al 30 giugno).

Diversa è invece la questione “stemma” per il quale un’apposita commissione ha ideato un restyling non tanto per motivi prettamente estetici. L’intenzione era valorizzare il simbolo della Lupa capitolina, che adesso si erge imponente al centro del disegno, e al tempo stesso tentare di “storicizzare” il concetto stesso dello stemma: a tal scopo lo scudo esterno riprende la silhouette delle insegne delle antiche casate del terziere di Sus Castiglione, territorio con cui in età medievale si identificava l’attuale territorio giallorosso. Questi loghi – volendo utilizzare un termine moderno – sono stati recuperati nel XIX secolo dal grande storico castiglionese Giuseppe Ghizzi che li aveva riprodotti, insieme a quelli di altre nobili famiglie, nei suoi manoscritti oggi conservati nella biblioteca comunale. In alto, sopra la Lupa, il motto rionale “Frangar non flectar”. Dettaglio non di poco conto: il disegno è stato dipinto a mano dall’artista senese Tommaso Andreini, apprezzato a livello nazionale ed esperto conoscitore del mondo dei palii.